
Ti ascolto …
Quando è arrivata la prima volta nel mio studio portava con sé un enorme e pesante bagaglio di ricordi che voleva solo buttare via e dimenticare.
Lentamente, durante il nostro viaggio, quella valigia è stata aperta ed è stato finalmente possibile scoprire cosa ci fosse chiuso dentro. È li che abbiamo trovato una bambina ferita, rannicchiata, che aveva solo bisogno di essere vista, accolta e riconosciuta nella sua dolorosa verità. Un viaggio che ci ha permesso con una grande delicatezza di trasformare le catene della colpa in lacci di responsabilità.
Per scoprire e apprendere insieme come la colpa ricerca sempre una punizione mentre la responsabilità orienta ad una soluzione, “qui ed ora” di quel “lì e allora” , per poter finalmente lasciare il passato al passato.
Sii, OGGI, l’adulto di cui quella bambina aveva bisogno allora.
No, non ti dimentico.
Si, Ti ascolto .

Ti ascolto
Immagine: Illustrazione di Lilliana Comes
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